È andata deserta, per la seconda volta dopo quella dello scorso settembre, la gara d’appalto europea bandita a ottobre per la gestione del canile municipale.
La struttura di via Plusc è attualmente gestita, in proroga, dalla cooperativa “Aiuto sociale” il cui contratto, però, è ormai scaduto da tempo. La gestione di “Aiuto sociale” era iniziata, non senza difficoltà, nel 2019. Il canile oggi è, dunque, senza “padrone”. La continuità del servizio è garantita dai tre dipendenti della Cooperativa, ma è ovvio che serve sbloccare la situazione in atto. L’amministrazione comunale è all’opera: probabile che alzerà l'importo economico offerto. Fino a ottobre il contratto offerto è quinquennale a una cifra complessiva di 615.000 euro, che comprendono 450.000 euro per accalappiamento e cura dei randagi (90.000 annui per 5 anni, più altri 90.000 per l’eventuale proroga annuale), ma anche 25.000 euro stimati per servizi di accalappiamento di cani privati e 50.000 di pensione, sempre in favore di privati.
Tra gli obblighi richiesti, la riassunzione dei tre dipendenti attualmente in servizio. La storia recente della struttura che sorge a metà strada tra Pallanza e Intra, in una zona verde che ospita anche l’area della raccolta rifiuti di Conser Vco, è sempre stata caratterizzata da polemiche (finite anche in tribunale, ricorsi al Tar compresi) e problemi di natura varia. Il canile, lo ricordiamo, era stato precedentemente gestito dall'associazione “Amici degli animali”, sostituita poi da “Adigest”, il cui contratto era stato poi risolto per inadempienza. Quindi “Aiuto sociale” e le difficoltà più recenti. Per superare l'impasse al Comune toccherà, probabilmente, alzare l'offerta.
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