In merito a quanto dichiarato in un comunicato dai sindaci di Verbania, Silvia Marchionini, e Baveno, Alessandro Monti, dopo il maltempo del 13 e 14 luglio, circa la necessità di “intervenire subito aumentando il deflusso delle acque del Lago Maggiore” e sull’immobilismo della Regione Piemonte, dagli uffici regionali si precisa che: "In relazioni alle previsioni meteorologiche è stato emesso, dalla Provincia del Vco su indicazione di Arpa Piemonte, uno stato di allerta di colore giallo. Quindi, al di sotto del colore arancione che determina l'attivazione della fase di preallerta e obbliga il gestore della Miorina ad abbassare le paratotie per far defluire più acqua dalla traversa. Tuttavia, il gestore della Miorina, al di là delle prescrizioni del Protocollo, ancor prima dell'inizio dell'evento meteorologico risulta avesse provveduto ad abbassare tutte le 120 portine/paratoie. Nella giornata del 14 luglio 2021 il lago ha raggiunto il massimo livello, pari a 172, 2 centimetri che rientra nell'area demaniale delle normali oscillazioni ed è ben al di sotto del livello critico (pari a 200 centimetri), necessario per attivare le azioni del Servizio di piena".
“Pertanto – commenta l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – appaiono ingiustificate le polemiche sollevate dai Sindaci di Verbania e Baveno in quanto la Regione Piemonte con le sue strutture tecniche e con il supporto di Arpa Piemonte ha monitorato l'evento e messo in atto quanto previsto dalla procedura formalizzata nel Protocollo, peraltro ben nota alle comunità locali, che sono pienamente coinvolte nelle attività di Tavolo Tecnico”.
“Invito i sindaci – conclude Marnati – a verificare bene le procedure prima di puntare il dito contro altre istituzioni”.