La sera del 22 giugno al centro eventi Il Maggiore si è svolto l’incontro pubblico di presentazione dello studio di fattibilità per la riqualificazione di piazza Ranzoni e del lungo lago di Intra, a cura del team di dieci tra architetti e professionisti guidati da Mauro Bissattini e Massimo Zoppi. La serata dal titolo “Intra due fiumi e il lago: un sogno europeo per Verbania” ha visto la presenza di oltre 150 persone tra semplici cittadini, esercenti, professionisti, rappresentati di categorie economiche e sociali, associazioni e consiglieri comunali.
“Un progetto -sottolinea il Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Verbania- che vuole ridare spazio al lago come elemento essenziale di rapporto con il centro di Intra, con alcune proposte di recupero degli spazi molti interessanti, con l’idea di spostare i parcheggi auto nella zona adiacente a villa Pariani (nella zona dei traghetti) restituendo il lungo lago a una fruizione pienamente pedonale per turisti e cittadini. Uno studio che è solo il primo dei passi necessari a vedere queste idee trasformarsi in realtà”.
La serata ha visto anche l’illustrazione dei progetti di rigenerazione urbana -da parte del sindaco Silvia Marchionini, dell’assessore ai lavori pubblici Nicolò Scalfi e del dirigente del comune di Verbania ingegnere Noemi Comola-, presentati dall'Amministrazione Comunale su un bando nazionale in scadenza a settembre con venti milioni di euro di investimenti richiesti. Un piano che vede il completamento del percorso ciclo pedonale tra Suna e il parco Cavallotti a Intra, con interventi di recupero di alcuni edifici pubblici di pregio come palazzo Cioia a Suna, la ex sede dello Iat a Pallanza, palazzo Pretorio ecc.
“Un confronto -concludono gli esponeti del Pd- proficuo e costruttivo per presentare alla città un progetto, quello su Intra, ancora in forma preliminare e oggetto di discussione, in cui spiace non aver visto la partecipazione di nessun esponente del centro destra verbanese, che poi si lamenta spesso della mancanza, a parer loro, di confronto. Questa assenza si era peraltro notata durante altri momenti di condivisione con i cittadini di Pallanza, Suna avuti prima della pandemia. Una assenza che è anche uno sgarbo al lavoro proficuo di molti professionisti, anche giovani, che con tanta passione provano a mettere in campo idee per una città che abbia un sogno e un respiro europeo. Per il centro destra locale l’ennesima occasione persa”.