Attualità - 15 giugno 2021, 12:00

Vallese e Ticino dicono 'sì' alla legge sul terrorismo

Svizzera, i due cantoni di confine approvano l'adozione di misure più severe con chi è sospettato di essere una minaccia per il Paese

Vallese e Ticino dicono 'sì' alla legge sul terrorismo

Vallese e Ticino dicono ‘sì’ alla legge sul terrorismo. Nei due Cantoni di confine con il VCO  il ‘sì’ è passato con buoni risultati: in Vallese col 65 per cento dei favorevoli, in Ticino con 57,3. La legge, al vaglio del referendum di domenica 13 giugno, era stata messa a punto dopo l'attentato al giornale satirico francese Charlie Hebdo nel 2015. Il gravissimo episodio avvenuto in Francia ha spinto il Governo svizzero a varare una nuova strategia per la lotta al terrorismo. Si tratta di dare alla polizia più mezzi per intervenire preventivamente in caso di minacce perché ad oggi  le forze dell'ordine possono agire contro un individuo solo se ha già commesso un crimine. La nuova norma permetterà invece all'Ufficio federale di polizia (fedpol) di prendere una serie di misure contro un individuo sospettato di rappresentare una minaccia, anche se "non ci sono prove sufficienti per avviare un procedimento penale".

Renato Balducci

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