Economia - 07 giugno 2021, 15:30

Massimo Pasteris è il nuovo presidente di Cna Piemonte Nord

"Garantisco l'impegno, in particolare, verso i giovani e le giovani imprese. Sono il nostro futuro e hanno bisogno di tutto il nostro supporto”

Massimo Pasteris è il nuovo presidente di Cna Piemonte Nord

Si è svolta il 6 giugno 2021, in forma privata con collegamento on line e parziali presenze nelle sedi di Novara, Vercelli e Gravellona Toce, l’assemblea dei soci CNA Piemonte Nord che ha eletto i nuovi organi dirigenti che guideranno l’Associazione degli artigiani e delle piccole imprese per i prossimi quattro anni.

A sostituire nel ruolo di presidente il novarese Donato Telesca, che termina il suo doppio mandato dopo l’elezione nel 2013 e il rinnovo nel 2017, è il vercellese Massimo Pasteris.

Pasteris, 61 anni, artigiano autotrasportatore, già presidente per l’area di Vercelli dal 2017 (in seguito alla fusione che ha trasformato le tre CNA provinciali di Novara, Vercelli e VCO in CNA Piemonte Nord) sarà affiancato da Lorella Metaldi, 60 anni, imprenditrice del settore autotrasporto, che assume la carica di presidente dell’area VCO, e da Filippo Calcagno, 57 anni, imprenditore edile, come presidente dell’area Novara.

“Faccio parte della CNA da 35 anni - ha dichiarato il presidente Pasteris appena dopo la sua elezione all’unanimità – e ne vado orgoglioso. Questa è una nuova sfida che cercheremo di affrondare nel migliore dei modi tutti insieme. Garantisco il mio e il nostro impegno, in particolare, verso i giovani e le giovani imprese. Sono il nostro futuro e hanno bisogno di tutto il nostro supporto”.

Ad introdurre i lavori è stato il direttore CNA Piemonte Nord Marco Pasquino, il quale ha evidenziato la crescita e il rafforzamento dell’Associazione negli ultimi anni, in termini numerici come associati, e in termini di credibilità, affidabilità e autorevolezza.

Di cambiamento, futuro e nuove opportunità per le piccole imprese e il territorio che le risorse del Recovery Plan potranno portare ha invece parlato il presidente di CNA Piemonte Fabrizio Actis, ospite dell’assemblea nella sede di Novara.

Nella sua relazione il presidente CNA Piemonte Nord uscente Donato Telesca ha ripercorso gli otto anni del suo mandato, iniziato nel 2013 e continuato nel 2017 dopo la riconferma della fiducia (in allegato il testo integrale del suo intervento).

Hanno poi preso la parola alcuni degli artigiani e imprenditori presenti nelle sale, che hanno affrontato diversi temi (a seguire i loro interventi completi).

All'evento ha partecipato in collegamento on line da Roma il presidente nazionale CNA Daniele Vaccarino che ha rimarcato l’impegno della Confederazione per gli artigiani e le imprese. Il presidente ha sottolineato il ruolo chiave delle associazioni di categoria e la validità del sistema associativo, oltre che l’importanza che gioca l’aggregazione per il sistema economico.

L’assemblea ha poi proceduto con le votazioni e l’elezione di Direzione, Direttivi d’Area, Presidenza, Presidente, Collegio Garanti e Collegio Sindacale, dei delegati all’assemblea regionale e nazionale CNA. I nuovi organismi resteranno in carica fino 2025.

La nuova Presidenza Cna Piemonte Nord


Presidente Cna Piemonte Nord

Massimo Pasteris, 61 anni, di Tronzano Vercellese

Artigiano autotrasportatore di merci conto terzi, ha continuato la tradizione famigliare, che da tre generazioni svolge questo lavoro. È specializzato nel trasporto del riso in tutto il Nord Italia.

Dopo un periodo in affiancamento nella ditta del padre, nel 1984 ha aperto la sua azienda e nello stesso anno si è associato a CNA Vercelli, dove ha partecipare da subito all’attività associativa, fino a fare parte della Direzione, ricoprire per due mandati il ruolo di presidente di CNA FITA Vercelli e, nel 2017, essere eletto dall’assemblea CNA Piemonte Nord, presidente dell’area di Vercelli, in affiancamento al presidente CNA Piemonte Nord Donato Telesca.

E’ membro del Consiglio di Amministrazione del Cotraver (Consorzio Trasportatori Vercelli) di cui è stato presidente dal 1997 al 2012.

Presidente Cna Piemonte Nord Area Novara

Filippo Calcagno, 56 anni, di Barengo

Artigiano edile in società con il fratello in una famiglia che svolge questo lavoro da tre generazioni, prima in Sicilia e poi in provincia di Novara, ha fondato la sua azienda C. & C. nel 1999. E’ componente la Direzione CNA Piemonte Nord dal 2013. Nel 2021 è stato nominato anche presidente del direttivo di Mestiere del settore delle costruzioni.

Presidente Cna Piemonte Nord area Vco

Lorella Metaldi, 60 anni, di Verbania

Nel 2004 ha aperto la ditta AL.VER Trasporti che occupa 15 persone, con sede a Premosello Chiovenda, che effettua trasporti conto terzi su scala nazionale e con particolare specializzazione nel settore legato all’ambiente. E’ una solida realtà che conta diversi anni di esperienza maturata insieme al marito nell’azienda di famiglia. Dal 2013 fa parte del Direttivo CNA Piemonte Nord del VCO.

INTERVENTI ARTIGIANI E IMPRENDITORI


GAETANO CESSATI, PRESIDENTE USCENTE CNA GIOVANI IMPRENDITORI, PRESIDENTE CNA COMUNICAZIONE PN – FOTOGRAFO, WEB DESIGNER

Tutti sappiamo da quale difficile situazione arriviamo e quali opportunità si stanno configurando nel nostro Paese grazie alla mole di risorse in arrivo.

Dato il ruolo ricoperto negli ultimi anni, quello di Presidente dei Giovani Imprenditori di CNA Piemonte Nord, vorrei proprio provare a dare voce a questa categoria, che rappresenta il futuro del Paese, oltre che quello della nostra amata Associazione.

Cosa chiedono i giovani imprenditori, i giovani artigiani per ripartire? O per entrare a far parte del mondo legato all’imprenditorialità? Chiedono soprattutto di essere ascoltati e coinvolti. C’è un altissimo livello di consapevolezza riguardo l’importanza delle decisioni e delle iniziative che verranno prese nei prossimi mesi, sanno che li investiranno da vicino e hanno una visione precisa del futuro. Questa visione differisce un po’ da quella dei loro genitori, sentono il problema del cambio generazionale e vogliono aiutare i “grandi” ad affrontare le prossime sfide con nuovi mezzi.

Fare rete, inclusività, più welfare, semplificazione della burocrazia – che vorrebbero davvero digitale, sempre accessibile, con tutte le informazioni messe a sistema. I giovani imprenditori del nostro territorio hanno moltissimo da dire e, se saremo in grado di ascoltarli e di fidarci di loro, della loro visione, prenderemo sicuramente la strada migliore.


PAOLO ROMEO, PRESIDENTE CNA COMMERCIO - ESERCENTE

Buongiorno a tutti e grazie per la disponibilità che mi date per portare il mio contributo al dibattito. Saluto e ringrazio il presidente nazionale Vaccarino. Io vorrei porre l’attenzione sui costi, direi quotidiani, del sistema bancario che ricadono sulle nostre piccole attività commerciali e artigianali. Costi che sono in contrasto con la doverosa, e da noi condivisa, azione del governo nell’incentivare i pagamenti digitali, a discapito del contante. Penso al cashback, alla lotteria degli scontrini e comunque alla doverosa lotta al nero e all’evasione fiscale. Noi chiediamo solo che l’Italia si adegui, davvero, alla direttiva europea, datata 2015, che fissava a 0,2% il tetto massimo di queste commissioni. Io le porto un esempio freschissimo della mia attività: a fronte di 5.000 euro di transato nel mese di aprile, le commissioni sono state di 50 euro. Cinque volte il limite fissato dall’Unione Europea. Noi ci accolliamo volentieri il compito di attuare questa transizione verso i pagamenti digitali, ma non ne possiamo pagare interamente i costi. Se aggiungiamo poi le spese per adeguare i registratori di cassa a invio telematico delle chiusure, lotteria degli scontrini e tutti gli aggiornamenti richiesti dall’Agenzia delle Entrate, si arriva a costi importanti. A fine anno salta fuori un mese di affitto gratis… Altra partita molto importante è quella dell’accesso al credito che deve essere più agevole, snello e veloce nell’erogazione, grazie al supporto dei Confidi. Spesso i nostri artigiani e commercianti hanno bisogno di risposte in tempi rapidi.

Io concludo invitando quindi lei, presidente Vaccarino e tutta la Cna nazionale, a spingere perché il sistema bancario italiano ascolti queste problematiche e l’Italia a rendere davvero effettiva la direttiva europea sulle commissioni bancarie. Questo ci sarebbe di grande aiuto per poter ripartire in questo momento cruciale. Vi ringrazio ancora, e auguro buon lavoro a tutti.

MASSIMO PASTERIS, PRESIDENTE USCENTE AREA VERCELLI - AUTOTRASPORTO

Il tempo degli annunci e delle promesse è scaduto, ora servono responsabilità, buon senso e lungimiranza.

La situazione in Piemonte è drammatica ed è sotto gli occhi di tutti. Molte imprese hanno già chiuso e altre è molto probabile che lo faranno nei prossimi mesi. A fronte dei fatturati in picchiata non c’è ristoro che tenga. Inoltre, se non verrà prorogato il blocco dei licenziamenti ci sarà un’ulteriore grave problema da affrontare.

Secondo le rilevazioni periodiche della Camera di Commercio, la provincia di Vercelli risulta il territorio più colpito dalla crisi economica a livello piemontese. Il tessuto imprenditoriale vercellese è paralizzato e la situazione pandemica impedisce alle imprese di programmare il loro futuro. I provvedimenti fin qui messi in campo per il sostegno al reddito e i ristori alle imprese hanno permesso di contenere i danni economici causati dall’emergenza sanitaria, ma non riescono a garantire l’apertura di nuove imprese o, in molti casi, la continuità della propria azienda. A regnare sono ancora l’incertezza e la paura, elementi che fanno male a qualsiasi sistema economico. In questo momento è quanto mai necessario che il Governo approvi misure chiare e concrete, che veda nelle associazioni di categoria degli interlocutori credibili e leali con cui collaborare per consentire al Paese di uscire dalla crisi economica e sociale provocata dalla pandemia.

Per ripartire insieme le strade che dobbiamo percorrere sono quelle dell’innovazione tecnologica e digitale.

Io vedo nei giovani la speranza di ripartire e la voglia di mettersi in gioco per avere un futuro concreto, fatto di lavoro e stabilità economica. Servono azioni attive, concrete e un supporto economico ai giovani che vogliono iniziare un’attività, in particolare l’accesso al credito deve essere semplice e privo di burocrazia inutile.

Un ambito fondamentale su cui investire è la scuola. Bisogna cogliere l’occasione per colmare il gap di competenze di un giovane che si affaccia al mondo del lavoro, al termine del suo percorso scolastico o universitario. Per creare futuri nuovi giovani imprenditori servono anche competenze pratiche e finanziarie che la scuola non fornisce.

Solo con un sapiente utilizzo dei fondi del Recovery Plan sapremo trasformare il debito in opportunità. In caso contrario andremo a creare un indebitamento insostenibile. E’ il momento di abbandonare le forme di assistenzialismo a pioggia, per dare la priorità, con qualsiasi strumento a nostra disposizione, agli interventi che creino occupazione e lavoro, per consentire a chiunque la possibilità di esprimere al meglio le proprie aspirazioni, e ripartire insieme.


FRANCO LOBASCIO, EX PRESIDENTE CNA VERCELLI - TIPOGRAFO

Nel parlare di ripartenza non posso fare a meno di immaginarmi e sperare che quando ripartenza sarà, potrà essere una ripartenza solida, forte e durevole, nel nostro Paese, nella nostra area e, soprattutto nella provincia di Vercelli. Come diceva prima di me il collega Pasteris, il Vercellese è un territorio dove gli effetti della crisi economica del 2008 si sono fatti sentire in modo molto pesante. La sua vocazione agricola, con la coltivazione del riso, da una parte, rappresenta una risorsa importante ma da sola non basta a garantire la tenuta economica del territorio.

Il settore produttivo, in particolare il manifatturiero, è in forte difficoltà da diversi anni e non riesce a riprendersi. I dati del 2020, che ovviamente sono condizionati dalla crisi Covid, hanno sancito una ulteriore frenata della produzione.

Nel mio caso specifico, ho una tipografia, ho perso almeno il 30% del fatturato rispetto agli anni precedenti, dove la situazione, come detto, era già in contrazione. Serve una scossa per invertire questa situazione, per ripartire davvero, per recuperare fiducia, per rimettere in moto questo territorio, servono investimenti, serve visione. Mi auguro che le risorse che arriveranno dal Recovery Plan possano aiutare a dare questa scossa, anche alle piccole imprese.

Personalmente ho avviato una fase di ristrutturazione ‘digitale’ della mia impresa, con l’introduzione di nuovi macchinari e nuove tecnologie, che ci consentono di proporre soluzioni personalizzate e di qualità più elevata ai nostri clienti. In questo momento stiamo avendo un buon riscontro, ci auguriamo di poter proseguire in questa direzione con nuove risorse che ci aiutino a sviluppare questi progetti e che possa essere così anche per altri artigiani e piccoli imprenditori.

Si dice che dopo le grandi crisi c’è sempre un momento di rinascita. Mi auguro che vengano create le condizioni perché questa rinascita sia decisiva per fare un salto di qualità, necessario al nostro territorio e al nostro Paese.

E’ il momento di intercettare le forze positive presenti nelle imprese e nei giovani che hanno idee e sogni da sviluppare, perché si possano realizzare e arricchire così il nostro sistema economico.


FILIPPO CALCAGNO, COMPONENTE USCENTE LA DIREZIONE CNA PIEMONTE NORD – IMPRESA EDILE

Nel settore dell’edilizia la pandemia di Covid non ha rallentato il lavoro, se non per i due mesi della primavera 2020 in cui siamo stati completamente fermi.

Il nostro però è un settore che vive una crisi lunghissima che si trascina dal 2008.

Le misure che hanno introdotto le agevolazioni fiscali a sostegno delle ristrutturazioni degli immobili e degli interventi per il risparmio energetico fortunatamente hanno movimentato il mercato e creato occasioni di lavoro. Si può dire che il 90% delle nostre commesse sono legate a questi provvedimenti.

Anche il bonus 110% sta creando ricadute positive, ma in misura ridotta rispetto alle effettive potenzialità, a causa delle complicazioni burocratiche imponenti richieste dalla pratica di autorizzazione.

Da parte dei clienti c’è una percezione sbagliata: si aspettano infatti di poter ristrutturare la propria casa gratuitamente. Quando però si scontrano con la complessità delle procedure si scoraggiano e rinunciano. Per questo ritengo che questa agevolazione non sia ancora stata utilizzata come potrebbe.

Se penso alla RIPARTENZA ritengo sia necessario intervenire per la semplificazione di questa misura, per la sua estensione agli immobili produttivi, agli alberghi. Il Decreto semplificazioni va in questa direzione, ma purtroppo sembra che gli alberghi siano stati esclusi. Si creerebbero ottime opportunità di riqualificazione del patrimonio immobiliare destinato al turismo, in un momento in cui servono tutte le forze per rilanciare un settore colpito il modo drammatico dalla crisi.

E poi è assolutamente necessario confermare e rendere strutturali le detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni, che hanno appunto dimostrato di funzionare ed essere un traino per le imprese delle costruzioni e per tutta la filiera, compresi posatori, impiantisti, serramentisti. Per avviare una seria ripartenza, che dia certezze e stabilità, è però necessario avere norme semplici, chiare e certe, ed è quello che ci aspettiamo.


LORELLA METALDI, COMPONENTE DIRETTIVO CNA VCO - AUTOTRASPORTO

Buongiorno, mi chiamo Lorella Metaldi, dirigo con mio marito un’azienda di trasporto merci, sono in CNA da circa 12 anni.

Ritengo di essere stata fortunata in questo ultimo anno perché ho potuto tenere aperta la mia attività, diversamente da tanti altri imprenditori, artigiani e commercianti, che per la natura del loro lavoro hanno dovuto tenere chiuso le loro attività in rispetto della normativa Covid, subendo perdite economiche ed attanagliate dall’ansia di non potercela fare.

Mi immedesimo in questa situazione che mi riporta alla sensazione di insicurezza già provata durante la passata crisi finanziaria.

Allora trovai nelle persone nella mia Associazione, CNA Piemonte Nord, un valido sostegno, persone di fiducia, che mi fecero sentire meno sola ad affrontare i problemi di quel momento.

Dico questo perché secondo me RIPARTIRE INSIEME (che il tema di questa assemblea) significa che noi tutti imprenditori, artigiani, commercianti, personale CNA, dobbiamo adoperarci a cogliere il meglio dalle opportunità che il cambiamento ci offrirà.

L’augurio che faccio ai nuovi organismi direttivi che eleggeremo è quello di riuscire a trasmettere in modo contagioso l’entusiasmo di ripartire.


FAUSTO SGRO, EX PRESIDENTE CNA VCO – SERVIZI ALLA COMUNITA’

Sono del VCO e ho un’impresa nel settore dei servizi alla persona. Per me è quindi d’obbligo avere una particolare attenzione verso il settore turistico.

Negli anni precedenti alla pandemia le presenze turistiche nel VCO erano in costante crescita, in larga parte per la presenza di molti stranieri. Non serve spiegare come la crisi pandemica abbia letteralmente messo in ginocchio questo settore e tutto il suo indotto, con pesanti effetti anche sulle imprese dei servizi alla persona, sulle imprese artigiane, sui commercianti. Insomma sull’intero sistema economico della nostra area.

Bisogna intervenire a sostegno delle imprese del turismo e dei servizi, non più attraverso forme di sostegno economico di emergenza, ma con investimenti sulle infrastrutture e sulle strutture. Servono misure che guardino all’efficientamento dei servizi e alla garanzia della sicurezza sanitaria. Tutto questo porterà benefici al territorio, non solo agli alberghi, ai ristoranti, ai campeggi, ai negozianti, con ricadute occupazionali importanti.

Abbiamo la fortuna di vivere circondati da un patrimonio naturalistico e culturale che il mondo ci invidia. Non vediamo l’ora di ripartire tutti al cento per cento delle nostre possibilità, lo percepisco ogni giorno, parlando con altri artigiani, con i commercianti, con chi gestisce le strutture alberghiere. Chiediamo solo di poterlo fare in piena sicurezza, con il completamento del piano vaccinale, con il sostegno economico che ci serve per migliorare le nostre strutture, per tornare ad accogliere in modo adeguato chiunque voglia venire da noi.

C.S.

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