Chiude la stazione sciistica di Bosco Gurin, l’impianto di risalta verrà smantellato. L’imprenditore bellinzonese Giovanni Frapolli, proprietario degli impianti, ha dichiarato ai media d’oltreconfine che sta cercando di capire “se esiste un posto dove depositare la slittovia di Bosco Gurin in valle, in caso contrario, darò l’incarico a una ditta specializzata di spostarla in territorio ticinese e, in caso contrario, fuori dal cantone”. A rischio anche il progetto del Metrò Walser, il tunnel con la Formazza, dal quale Frapolli si sfila: “Lunedì avviserò le ditte che stanno facendo lo studio e il comune ossolano”.
Studio che, nei mesi scorsi, aveva ottenuto un contributo dal governo cantonale di oltre 280mila franchi. La rottura col Patriziato, l’ente proprietario dei terreni, è stata sancita dall’assemblea che ha confermato la chiusura sia degli impianti che dell’albergo che della casa di vacanze Giovanni Bosco. “Il Patriziato – commenta Frapolli – ha sottovalutato la mia decisione, ora si dovranno arrangiare. Mi spiace per i dipendenti il paese rimarrà privo di strutture ricettive".