Investire sul recupero dei sentieri, soprattutto grazie all'aiuto dei privati. È il nuovo mantra di molti comuni, che puntano al turismo green, sfruttando il crescente interesse per passeggiate, escursioni, trekking, e-bike. E così finalmente, grazie all'iniziativa di cinque cittadini, è partito il recupero del sentiero Borca-Crabbia.
Quasi 4 kilometri nei boschi, con un panorama mozzafiato, tra le chiese di San Gottardo e San Martino. In questi giorni sono cominciati i lavori, finanziati dai comuni di Omegna e Pettenasco, dal Lions Club Verbano Borromero e dalla Canottieri Outdoor. Un intervento del costo di 5mila euro, che prevede l'allargamento del sentiero per renderlo adatto anche alle mountain bike e la messa in sicurezza di alcuni punti, in particolare sul Rio Vallaccia, nel comune di Omegna, sul Rio Confine, tra Omegna e Pettenasco e sull'ultimo rio, senza nome, prima dell'arrivo a Crabbia. Nei tratti più pericolosi, per la verità pochissimi, si spaccherà la roccia per allargare il sentiero e sarà anche posizionata una staccionata. Non solo: due panchine permetteranno una sosta per godere del panorama.
"Abbiamo voluto- spiega l'architetto Roberto Cranna, protagonista del progetto di recupero e valorizzazione del sentiero insieme a suo figlio Federico, a Mauro Maulini, Marco Tassera e Livio Tottoli- riprendere in mano il progetto di qualche anno fa, che era molto articolato e prevedeva anche la realizzazione di due ponticelli. Quello era un progetto corposo ed economicamente oneroso: si parlava di lavori per quasi 30mila euro. Noi invece ci siamo proposti di sistemare il sentiero, renderlo più sicuro e fruibile: abbiamo avuto il via libera dai due Comuni e siamo diventati subito operativi"