Quasi deserto, alle 19,30 di ieri, il piazzale antistante “Il Maggiore”. Pochissimi hanno aderito a "Facciamo luce sul teatro!", il flashmob nazionale davanti ai teatri illuminati per protestare contro la chiusura per il Coronavirus.
Si dice deluso Roberto Aielli, direttore artistico del teatro di Taino, cofondatore del TDA: “Abitando a Verbania ho deciso di aderire alla protesta davanti a Il Maggiore ma, francamente, sono rimasto deluso. In una città dove esistono diverse associazioni che s’occupano di teatro mi aspettavo una presenza maggior”. Vede il bicchiere mezzo pieno, invece, Augusto Quaretta di Arcademia, l’accademia dello spettacolo di Omegna: “Ci siamo mossi a livello di rappresentanza, l’importante non è il numero ma la presenza associativa. Con me c’era anche il mio amico Federico Gagliardi, che dirige una scuola di teatro e un giovane musicista, Edoardo Sansonne”.
“Illuminare Il Maggiore -spiega la presidente della fondazione Rita Nobile- per noi è stato anche un modo di segnalare che, compatibilmente alle restrizioni imposte dai decreti sulla pandemia, noi continuiamo la nostra attività, anche a distanza. Non è un caso se la presentazione del libro di Manuela Ronchi l’abbiamo fatta proprio in coincidenza col giorno della protesta”.