Il sistema solare visto dal colle della Castagnola. È questa l’idea innovativa con la quale il professor Franco Pasquale Sparano, il laico marianista morto il 26 agosto 2019, ha messo al lavoro gli studenti delle classi del liceo artistico e dello scientifico che frequentavano il collegio Santa Maria negli anni ’90. I pianeti si muovono sullo sfondo del Lago Maggiore, del Mottarone, del monte Massone da un lato, di Madonna di Campagna, del Monte Rosso, delle alture della Valgrande dall’altro. Sempre al Santa Maria, inoltre, sono conservate la collezione mineralogica di Sparano e quella zoologica del collegio Rosmini di Domodossola.
“Materiale prezioso che i padri marianisti hanno il merito di aver conservato ma che necessita di essere trasferito in spazi più adeguati e, soprattutto, messo a disposizione del pubblico, perché costituisce un patrimonio prezioso per la divulgazione scientifica”, spiega Cinzia Rossi, promotrice insieme ad altri ex studenti dello scientifico degli anni, della visita guidata da lei e dal compagno di classe Gianni Tacchini per i giornalisti locali.
“Abbiamo raccolto l’appello dei padri marianisti – continua Rossi – e ci stiamo costituendo in associazione proprio con questo scopo. Nei mesi scorsi abbiamo contattato il sindaco di Verbania Silvia Marchionini che ci ha prospettato tre soluzioni: villa Simonetta, la nostra priorità; gli spazi vuoti all’interno della sede di Intra del Ferrini Franzosini e il Tecnoparco che, però ci sembra troppo decentrato”.
L’ala di villa Simonetta dove si sta completando il restauro è in attesa di destinazione, dopo la bocciatura da parte della Provincia di farne una sede staccata del Cobianchi. “Abbiamo anche bisogno – conclude Rossi – di persone esperte che ci aiutino a trasferire le collezioni e ad allestirle, una volta definita la nuova sede. Per il planetario siamo già in contatto con gli osservatori astronomici di Suno e Varese. Per la raccolta mineralogica e quella zoologica cerchiamo associazioni competenti. Anche per questo abbiamo deciso di rivolgere un appello attraverso le testate giornalistiche locali”.